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Ho deciso di inviare questo contenuto perché molto spesso si pensa che la mafia esista solo al Sud, grande errore, io vivo in centro, nel Lazio, dove questa si sente più che mai. Inoltre, non ho attinto ad una fonte, perché in casa si parlava di questi eventi quando sono avvenuti. Nella mia regione vi sono i Casamonica, famosi per le loro azioni intimidatorie, come quanto avvenuto al Roxy bar, nell’aprile del 2018 a causa di alcuni membri della famiglia Casamonica. Accompagnato da altri 3 uomini, Antonio Casamonica entrò nel bar, dove vi era solo una signora, e pretese di essere servito prima di lei, ma quando la donna si rifiutò, la attaccarono fisicamente, causandole seri danni pari a 40.000 euro di risarcimento. Nonostante ci fossero altri clienti nel bar, nessuno provò a difendere la donna, tranne i proprietari del bar, che furono gli unici a presentare denuncia. Questo è solo uno dei tanti avvenimenti causati da questa famiglia, che vive accanto alla mia casa, nei pressi di un asilo. Quasi ogni giorno, nel quartiere Romanina, questi mafiosi agiscono indisturbati, sicuri dell’omertà popolare, ad esempio dedicandosi al traffico della droga, all’usura ecc.. Ma molti, seppur spettatori di queste azioni, li ignorano, sperando che i Casamonica non si accorgano della loro esistenza. Peccato che la mafia agisce meglio nel silenzio, e ancor meglio in un quartiere dimenticato dalle istituzioni come il mio. Associo questa testimonianza alla carta Silenzio/Voce, perché ognuno di noi sa cosa significa mafia, ma solo i più coraggiosi sono in grado di denunciare questi tremendi avvenimenti, come ad esempio fa l’associazione Libera, nonostante i rischi che questo comporta.
Chiara D.
IC Raffaello
3F
Roma