Tutti noi pensiamo che la mafia sia una nostra debolezza e che in pochi riescano contrastarla, ma solo noi con la nostra forza ed unione possiamo combattere la mafia e liberare lo stato dal regime di corruzione imposto da essa.
LeggiLa corruzione spuzza, la società corretta spuzza e un cristiano che fa entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, spuzza.
LeggiUno dei sicari di Cosa Nostra all’epoca di Totò Riina, e poi collaboratore di giustizia con Falcone e Borsellino, si è reinventato artista ed esporrà le sue opere proprio a Palermo . Nelle sue tele non mancano i riferimenti alla mafia. La sua prima mostra personale – chiamata “Gaspare Mutolo solo show”, andrà in scena a Palermo a metà ottobre, al centro del capoluogo siciliano, proprio nei quartieri dove oltre 150 anni fa nacque la mafia.
LeggiQuesta frase è a parer mio molto significativa in quanto definisce le dinamiche stato-mafia in maniera coincisa ed incisiva. Per quanto lo Stato veda ed assista a determinati eventi spesso decide di far finta di non vedere girandosi dall’altro lato, ricollego perciò l’allegato alla carta visibile/invisibile, siccome non vedere in questo caso è una scelta, rendendo perciò inconsciamente “invisibili” le attività mafiose.
LeggiIn questo periodo la gente si preoccupa di più di salvare ed aiutare se stessa senza capire che se ci aiutassimo a vicenda riusciremmo a eliminare problemi molto più grandi; ma ognuno di noi pur di realizzare i propri obbiettivi, arricchirsi è capace di fare qualsiasi cosa, usare qualsiasi mezzo senza tenere conto dell’etica.
LeggiScampia, periferia a Nord di Napoli. La camorra è battuta, ma non sconfitta. Ancora torna ad avvelenare un quartiere dai mille volti, soprattutto quelli delle persone perbene, che cercano faticosamente il riscatto. Eppure, nonostante i continui sequestri e arresti, alcune piazze di spaccio ancora resistono.
LeggiHo pensato di pubblicare l’elenco di nomi delle vittime delle mafie siccome, visto che si sono impegnati nella lotta contro le mafie, nessuno di loro va dimenticato.
LeggiHo scelto questa poesia perchè penso rappresenti fortemente l’idea che vogliamo attribuire alla mafia, di un qualcosa di nascosto e che lentamente si espande sotto ai nostri occhi e noi che ce ne stiamo seduti ignari di cosa ci circonda dovremmo realizzare come la mafia sia in realtà reale e molto concreta.
LeggiLa condanna del 2005 è giá stata valutata nel calcolo della pena. Era sbagliato anche il nuovo calcolo, quindi il pluriomicida Domenico Paviglianiti è di nuovo un uomo libero. Il boss ergastolano scarcerato una prima volta ad agosto e riportato in cella pochi giorni dopo ha nuovamente lasciato il carcere.
LeggiVedendo un film in classe abbiamo conosciuto la figura di Giancarlo Siani, uno dei tanti uomini che si impegnò nella lotta contro cosa nostra, riuscendo ad aprire gli occhi di molte persone mostrandogli la verità riguardo a questo delicato argomento.
LeggiQuesto film racconta la storia di Peppino Impastato, il figlio di un mafioso, che si ribella al padre creando un canale radio attraverso la quale denuncia tutte le azioni mafiose, tra cui la morte dello zio.
LeggiHo scelto questa poesia perchè mi ha colpita, essendo che le sue parole descrivono le crudeltà commesse dalla mafia e il nostro timore nei loro confronti, che porta così all’omertà.
LeggiOggi come a quei tempi, chi vuole sfuggire alla giustizia riesce a raggirare queste leggi, come dice il romanzo: “l’impunità aveva radici che le gride non toccavano”.
LeggiFrancesca e Giovanni avevano già un matrimonio alle spalle, ma dopo essersi incontrati a casa di alcuni amici comuni i due si innamorano a prima vista. Un amico della coppia li descrive così: “Francesca era una donna eccezionale. La donna alla quale Giovanni sottoponeva i suoi provvedimenti più delicati. Ricordo di avere assistito a disaccordi tra i due su alcune ordinanze di rinvio a giudizio, e quando davo ragione a Giovanni, lei scuoteva la testa dolcemente e commentava: i due fidanzatini cinguettano all’unisono“.
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