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I cento passi è un film di Marco Tullio Giordana dove parla di Peppino Impastato nato a Cinisi dove viveva anche il boss mafioso Gaetano Badalamenti. Nonostante il boss mafioso vivesse alla distanza di solo cento passi Peppino ha avuto il coraggio di protestare contro di lui.

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Lamezia é stato sciolto per infiltrazioni mafiose per ben tre volte in 28 anni. E i protagonisti di quelle orride stagioni non sono ritornati ad occuparsi d’altro. Ma sono ancora sulla scena. Pronti a ricandidarsi alla guida di una città che torna al voto il 10 novembre.

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Le idee che rimangono sono quelle degli uomini che hanno lottato per esse, mettendo il futuro degli altri davanti al proprio, l’ideale davanti alla vita. Giovanni Falcone era uno di questi uomini. “La mafia non è affatto invincibile” diceva, ” è un fatto umano e come tale ha un inizio e avrà una fine.”

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Pensa è una canzone del 2007, dedicata alle vittime di Mafia e Camorra, con la quale il cantautore Fabrizio Moro vince la 47°edizione del festival di Sanremo nella categoria giovani.

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Ho sentito per la prima volta questa canzone nell’album “Scotch” di Daniele Silvestri. Narra l’appello del fratello di Paolo Borsellino, interpretato dall’autore, il quale chiede di portare alla luce la verità sull’attentato di via d’Amelio anche solo attraverso il ritrovamento dell’agenda rossa appartenente al giudice.

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«Cosa nostra» (nel linguaggio comune genericamente detta mafia siciliana o semplicemente mafia) è una espressione utilizzata per indicare un’organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Sicilia, Italia e in più parti del mondo.

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In un rapporto di Legambiente sull’Ecomafia presentato a Bari, la Puglia si presenta al terzo posto tra le regioni italiane per reati ambientali.

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A Milano molti ristoranti rimangono chiusi; essi infatti fanno da luogo di riciclaggio dei soldi procurati dalla ‘Ndrangheta.

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E’ un film del 2017 e racconta la storia di tre donne africane, che lavorano alla Nasa. Penso che i temi che affronta questo film riguardo alle persone di colore si colleghino perfettamente alla carta diritti e oppressione.

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e ognuno di noi facesse caso a ogni dettaglio della nostra vita quotidiana si renderebbe conto che la mafia ormai fa parte delle nostre abitudini. Ogni giorno al telegiornale si sente pronunciare la parola “Mafia”.

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“La mafia uccide. Il silenzio pure.” Questa frase, molto conosciuta, è stata scritta su uno striscione il giorno del funerale di Peppino Impastato, un giornalista e attivista italiano, ricordato da tutti noi come un eroe antimafia.

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Ho scelto questa foto perché, secondo me, è paragonabile alla carta VISIBILE/INVISIBILE poiché mostra in che modo questa porta apparentemente meno appariscente sia comunque accomunata alle altre per il semplice fatto che sia oggettivamente una porta.

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L’incoscienza di chi non sa

Nel video il bambino intervistato dice che la polizia non può fargli nulla, che a lui comunque non importa di chi ha davanti e con arroganza afferma di poter fare quello che vuole con i soldi e la gente, citando la mafia e un “lieve” insulto alla polizia.

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