https://www.corriere.it/cronache/15_febbraio_17/angelica-non-piange-piu-uccisa-due-anni-la-madre-l-assassino-arrestato-24-anni-8720555c-b696-11e4-a17f-176fb2d476c2.shtml

“Nnu la facia chiui cu tecnu questo segreto qua” con queste parole è iniziata la confessione di un mafioso, appartenente alla Sacra Corona Unita, sull’assassinio di Paola Rizzello e della piccola Angelica di due anni. Angelica e sua mamma erano scomparse in una notte di marzo del 1991. Sembravano essere sparite nel nulla. Invece, dei meschini mafiosi, Luigi De Matteis e Biagio Toma, le avevano barbaramente uccise. L’esecuzione si svolse nella campagna di Matino. Gli esecutori spararono un primo colpo di pistola alla mamma e ferirono la piccola Angelica ad un piedino dopodiché uccisero la madre e se ne andarono lasciarono la piccola Angelica piangente accanto al corpo senza vita della madre. Dopo un’ora e mezza tornarono sul luogo dell’omicidio e trovarono la piccola che piangeva disperatamente. Avvenne un fatto irreale e disumano. Biagio Toma prese la piccola per il piedino ferito e l’uccise sbattendo il corpo su un muro. Voglio pensare che il pianto straziante di Angelica rimbombi senza sosta nella testa di questi uomini malvagi, per tutta la loro vita e che il sorriso dell’innocente Angelica rimanga del cuore di chi le ha voluto bene. Ho sentito parlare di questo fatto alle scuole medie e ho deciso di riportarlo qua, associandolo alla carta RIDERE/PIANGERE perchè una bambina a due anni dovrebbe ridere e non piangere accanto al corpo senza vita della mamma.

Rachele C.

Liceo Calasanzio

V Ginnasio

Carcare