La legge n. 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie compie ventidue anni. Dal 7 marzo del 1996 le esperienze di gestione di beni confiscati alle mafie si sono moltiplicate. Dai dati raccolti attraverso l’azione territoriale della rete di Libera emerge che il maggior numero di realtà sociali (quasi il 50%) è costituito da associazioni di diversa tipologia (384) e cooperative sociali (188). Questo testo è stato associato alla carta degrado-bellezza poichè tale legge ha permesso di trasformare i bene che appartenevano ai mafiosi in beni di “bellezza” utili ai giovani. Ho scelto di approfondire questa legge poichè è rivolta ai giovani e quindi è molto vicino a noi.

Lucia M.

ITIS M.M.Milano

4E

Polistena