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Ho trovato questo articolo sul sito di Antimafia Duemila in seguito a delle ricerche fatte su Giulio Andreotti, uno dei politici più influenti nella Repubblica italiana del XX secolo, tanto da esser stato nominato ben sette volte come presidente del consiglio.
L’articolo mi ha colpito per come mette in luce la verità che c’è dietro al processo che coinvolse il politico, accusato di partecipazione ad associazione a delinquere di tipo mafioso, più precisamente con esponenti di Cosa Nostra, dal quale è stato infine assolto. Il testo mostra come alla base del pensiero comune per il quale Andreotti è considerato innocente, ci sia un numerosa serie di contraddizioni e di manipolazioni dell’informazione e come i fatti mostrino una realtà diversa e contraria a quella conosciuta comunemente.
La carta che associo al tema dell’articolo è quella del ”Visibile/Invisibile”, proprio perché è sconcertante capire come i poteri massimi della politica siano capaci di intrecciarsi con quelli della criminalità organizzata senza lasciare visibili tracce e soprattutto insabbiando le informazioni, almeno momentaneamente.

Notarfrancesco M.

Liceo Serpieri

5^S

Rimini