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Abbiamo scelto questo video perché ci è sembrato interessante. Per noi rispecchia due carte, forza e debolezza e coraggio e paura. La forza rappresentano i criminali che rubano e debolezza quando la polizia li arrestano invece paura e coraggio perché il coraggio rappresenta ciò che fanno invece paura quando li inseguono.

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Questo video parla di un ragazzo che essendo che aveva un padre violento decide di scappare via e un ragazzo lo accoglie in casa sua. Da lì inizia la sua vita da mafioso.

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In questo video trovato su youtube viene presentato un quartiere non molto popolato in cui regna la criminalità. Mi interessa approfondire più il contesto che seguire le linee guida dell’intervistatore. Ci troviamo in un luogo quindi in cui sembra che la criminalità venga insegnata da subito, come se non esistesse altro. L’intervista a metà video ne è una dimostrazione, l’uomo non sembra sperare in un futuro “normale” realizzabile, e questo mi ha colpito.

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Joker all’interno di una Gotham protetta da Batman evidenzia lo stato di paura e debolezza delle famiglie mafiose.

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Questa intervista la associo alla carta passato/presente poiché Santino Di Matteo ha avuto un passato da mafioso, ma dopo aver scontato la sua condanna è da considerare un cittadino a tutti gli effetti, con la speranza che non ricada più in situazioni pericolose.

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Parla di una ragazza di nome Lea Garofalo, sposata con un boss mafioso(Carlo Cosco). Dopo un periodo hanno un figlio ma, alla sua nascita, Lea decide di andarsene di casa per far crescere il figlio in un modo migliore e per dargli il buon esempio. In tutto ciò Carlo non era per niente d’accordo e quindi progetta l’omicidio di sua moglie incastrando sia lei che sua figlia.

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Sì. La mafia, quel male che rappresentava il sud e spesso viene associata alla Sicilia o alla Calabria, in realtà sta invadendo il nord anche se non allo stesso modo. Se al sud è rappresentata da omicidi e pizzo, al nord è la mafia degli appalti truccati, delle tangenti, commercio dei rifiuti e addirittura dei biglietti dello stadio. Quella dei giorni nostri è una mafia meno famosa, meno sanguinaria ma che comunque fattura il triplo di prima ed è sempre più potente.

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Ho trovato questo video su YouTube mentre ascoltavo alcune delle più famose parodie delle canzoni italiane. L’autore è Dodo, un famoso attore e comico romano che ha creato diverse parodie sullo Stato italiano e sulla mafia. Questa è costruita sulle note della canzone Mamma Mia degli Abba e parla della mafia in generale. Per questo video e per un altro, nel quale denunciava il fastoso funerale di un mafioso a Roma, nel 2015 ha ricevuto delle minacce dal clan dei Casamonica.

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Questo video l’ho trovato dopo una ricerca sull’avvenimento a Capaci, avvenuto nel 1992. Il contenuto illustra le immagini poco dopo l’attentato avvenuto nel tardo pomeriggio, durante uno speciale del TG1, che mostra l’autostrada distrutta dalla dinamite che la Mafia aveva piazzato in precedenza. In questo attentato hanno perso la vita il giudice Giovanni Falcone, i suoi uomini della scorta e anche molti civili sono stati feriti.

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Italian Leaks è una serie di episodi pubblicati e redatti da Fanpage che, parlano e descrivono, intervistando anche dei testimoni, alcuni dei più importanti eventi e conflitti della mafia. Ho scelto di pubblicare questa serie di episodi, perché non è il classico documentario che trovi per caso su YouTube, ma è fatto molto bene. Ogni episodio racconta, come già detto, di alcuni dei più importanti e significativi fatti della mafia.

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Questa serie tv chiamata Peaky Blinders parla della criminalità locale, riguardanti le scommesse illegali e il mercato nero della città di Birmingham, dopo la prima guerra mondiale.

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Quattro anni di reclusione. È questa la condanna che pende sulla testa di Enes Kanter, pivot ventiseienne dei Boston Celtics e migliore giocatore turco. Quattro anni per avere insultato su Twitter il capo dello Stato Recep Tayyip Erdogan, definendolo, «l’Hitler del nostro secolo». Per questo è bandito dalla Nazionale ed Erdogan vuole la sua testa, per questo Enes ha definito l’ex Ct della Turchia, Ergin Ataman, «un lacchè e un incapace senza onore».

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