A cosa serve il lavoro di tanti uomini giusti, non corrotti, che credono nella legge, che rischiano quotidianamente la vita per garantire alla giustizia i responsabili di gravi, gravissimi reati come stragi e atti terroristici se poi la Corte Europea dei diritti dell’uomo e ora la Corte Costituzionale uccidono l’ergastolo “ostativo”, cioè quell’ergastolo che, introdotto dopo il 1992, impedisce la concessione di benefici a mafiosi, purché dimostrino il loro volontario percorso rieducativo? Alcun magistrati, tra cui il procuratore aggiunto di Catania Sebastiano Arrigo, molto legato al ben noto magistrato Pier Carlo Davigo, vedono il rischio che venga così agevolata la riorganizzazione di Cosa Nostra. Ci si auspica che al più presto la politica e il governo intervengano per sanare questa crepa nella legislazione delle cosche prima che il danno sia davvero irreversibile.
Associo la notizia alla carta Luce/Buio: luce come faro di verità e giustizia e buio di sottomissione e incoerenza.
Noemi M.
Liceo Calasanzio
V ginnasio