Si tratta di un’intervista a Jano Ferrara, boss pentito del quartiere Cep di Messina, che ho trovato quasi per caso, sfogliando la home di youtube, ma che ho trovato inaspettatamente interessante. Jano Ferrara è chiamato “il Boss Buono”, e nel video si vede chiaramente convinto del fatto che quando c’era lui, tutti stavano meglio, tutti tranquilli. Ma i fatti dicono altro. Lo collegherei alla carta bellezza/degrado, in quanto la perfezione che il boss crede di aver raggiunto con il suo operato non è altro che illusione, che nasconde nient’altro che un abisso ancor più oscuro e maledetto di quanto si potesse immaginare.
Marco R.
Liceo Serpieri
5A
Rimini
Queste tipologie di interviste sono molto interessanti. Penso che avere una testimonianza del genere possa aiutare a riflettere e a capire cosa per noi è giusto o sbagliato. Quello che mi stupisce è come Ferrara riesca a parlarne così tranquillamente di quello che ha fatto. Come dice lui è stato “furbo” perché è riuscito a salvarsi la pelle, ma quanti sarebbero disposti a farlo?
Mi ha colpito principalmente il tema della droga tra i ragazzi, un tema ormai diffuso aldilà della mafia. Ma quello che mi chiedo veramente è: perché lo stato non fa nulla? Perché sta lasciando il degrado in alcuni territori? Perché i giovani non vengono tutelati?