Questa foto trovata su internet, illustra sei bambini piccoli che si divertono in un cortile a ricalcare con un gesso le loro sagome sul cemento; quasi cercando di imitare quel che fanno gli investigatori durante un’indagine quando viene trovato un corpo privo di vita ( negli anni precedenti e ancora oggi molti dei morti sono provocati dalla Mafia, anche detta in dialetto camorra) .Dunque l’immagine dovrebbe suscitare in ognuno di noi, o per loro meno nella maggior parte, una sensazione di fragilità poichè sappiamo che anche quegli stessi bambini potrebbero morire a causa delle associazioni mafiose, infatti non sempre viene detto che la Mafia non uccide solo uomini ma anche donne e bambini. Eccone la prova: Caterina Nencioni (53 giorni) e la sorella Nadia ( otto anni) furono uccise a Firenze nel 1993 nell’ esplosione di Via dei Gergofili, Emanuele Riboni ( 17 anni) nel 1974 fu sequestrato, avvelenato e dato in pasto ai maiali e queste sono solo alcune delle 108 vittime innocenti che Libera conta. Associo questa fotografia alla carta silenzio/voce perché ritengo che la Mafia oggi sia trascurata e sottovalutata, una cosa che vuole essere nascosta e noi oggi non parlandone e non dandogli importanza la stiamo solamente aiutando, mentre dovremmo fare come questi bambini che stanno cercando di trasmetterci un messaggio molto importante ossia quello di gridare al mondo che tutto ciò è sbagliato e che dobbiamo sbrigarci, unire le nostre forze e sconfiggere tutti questi approfittatori e assassini.

Ludovica G.

Liceo Calasanzio

V ginnasio

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