Uno dei sicari di Cosa Nostra all’epoca di Totò Riina, e poi collaboratore di giustizia con Falcone e Borsellino, si è reinventato artista ed esporrà le sue opere proprio a Palermo . Nelle sue tele non mancano i riferimenti alla mafia. La sua prima mostra personale – chiamata “Gaspare Mutolo solo show”, andrà in scena a Palermo a metà ottobre, al centro del capoluogo siciliano, proprio nei quartieri dove oltre 150 anni fa nacque la mafia.
Il progetto è stato realizzato da un gruppo di artisti palermitani riuniti nel Laboratorio Saccardi, scrigno dell’avanguardia artistica siciliana. Il boss pittore viene presentato così dagli organizzatori della mostra: “Gaspare Mutolo, detto Gasparino, è un killer e trafficante di droga che dal 1991 collabora con la giustizia. Paradossalmente la sua permanenza in carcere gli ha dato modo di crescere artisticamente venendo a contatto con le opere dell’ergastolano Mungo, in arte l’Aragonese, nel carcere di Solliciano. Ma è il trasferimento all’Ucciardone che permette a Mutolo di incontrare Alessandro Bronzini detto il Vampiro, “maestro” che in carcere insegnò a dipingere persino al boss Luciano Liggio”.Il cursus honorum dell’ex mafioso lascia poco spazio alla cultura. Piccolo malavitoso di borgata, nel 1965 finisce nel carcere palermitano dell’Ucciardone, dove conosce Totò Riina. Mutolo diventerà uno dei picciotti più fedeli al dogma della mafia corleonese, grazie alla sua ferocia come sicario e alla sua abilità nel costruire una rete di narcotraffico con l’Oriente che portò la mafia siciliana ai vertici del fatturato mondiale. In quegli anni Mutolo fa entra ed esci dalle carceri italiane ed è proprio nelle celle, a fianco di boss del calibro di Luciano Liggio, che Mutolo viene iniziato alla nobile arte della pittura. Attraverso l’arte l’ex mafioso è riuscito a rappresentare l’essenza della mafia, infatti essa può essere associata ad un polipo perché come i suoi tentacoli ; essa è viscida e ha numerosi sbocchi. Nel dipinto si può osservare infatti una piovra che entra dentro ogni casa seminando paura.

Giulia C.

Liceo Calasanzio

2B

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