Le slot machine e le scommesse illegali finanziano la latitanza di Matteo Messina Denaro. E’ quanto è emerso nella recente indagine dell’Antimafia di Palermo chiamata «Anno zero». Ogni giocata registrata nelle agenzie dell’imprenditore Carlo Cattaneo garantiva al super latitante di Cosa Nostra i soldi necessari alla latitanza. Soldi versati puntualmente da Cattaneo a Rosalia Messina Denaro, sorella di Matteo, in cambio della garanzia di operare in regime di monopolio. Nessuno poteva aprire un’agenzia di scommesse nella sua zona. Non solo. L’imprenditore aveva strutturato all’interno delle sale regolarmente autorizzate un sistema parallelo di puntate, difficile da individuare persino per gli investigatori. Perché per accedere al gioco illegale utilizzava gli stessi computer autorizzati dai Monopolio. In un riquadro della schermata aveva fatto installare dai suoi programmatori un piccolo banner, apparentemente insignificante. Ma per chi conosceva il meccanismo era la porta d’ingresso del .com, ossia delle piattaforme offshore. Che significa zero tassazione in Italia e possibilità di riciclare denaro sporco. Una circostanza che però non ha sorpreso quanti negli ultimi anni hanno seguito l’infiltrazione della criminalità organizzata in questo settore. Le slot machine e le scommesse illegali finanziano la latitanza di Matteo Messina Denaro. E’ quanto è emerso nella recente indagine dell’Antimafia di Palermo chiamata «Anno zero». Ogni giocata registrata nelle agenzie dell’imprenditore Carlo Cattaneo garantiva al super latitante di Cosa Nostra i soldi necessari alla latitanza. Soldi versati puntualmente da Cattaneo a Rosalia Messina Denaro, sorella di Matteo, in cambio della garanzia di operare in regime di monopolio. Nessuno poteva aprire un’agenzia di scommesse nella sua zona. Non solo. L’imprenditore aveva strutturato all’interno delle sale regolarmente autorizzate un sistema parallelo di puntate, difficile da individuare persino per gli investigatori. Perché per accedere al gioco illegale utilizzava gli stessi computer autorizzati dai Monopolio. In un riquadro della schermata aveva fatto installare dai suoi programmatori un piccolo banner, apparentemente insignificante. Ma per chi conosceva il meccanismo era la porta d’ingresso del .com, ossia delle piattaforme offshore. Che significa zero tassazione in Italia e possibilità di riciclare denaro sporco. Una circostanza che però non ha sorpreso quanti negli ultimi anni hanno seguito l’infiltrazione della criminalità organizzata in questo settore.

Domenica

ITIS M.M.Milano

4E

Polistena