Santino Di Matteo é il primo pentito di mafia ad aver raccontato la strage di Capaci. Per metterlo a tacere Totò Riina e Giovanni Brusca sciolsero nell’acido suo figlio Giuseppe. Questa é la prova piú chiara per far capire alla gente che la mafia uccideva i bambini e le donne, non come dicevano i mafiosi.
Davide
ISIS Piana di Lucca
2G
Lucca
Prima di tutto perché ho voluto commentare questo video? Il motivo sta nella parola “bambini” che compare nel testo e che è riuscita a suscitare in me la voglia di vedere questo filmato. Molti, fino a poco fa, io compreso, sono convinti che la mafia abbia un codice d’onore in cui uccidere donne e bambini sia “vietato”. Così però non è e questo servizio va a dimostrarlo nel migliore dei modi possibili, con una testimonianza. Il filmato, tratto da Fanpage, riporta l’intervista di Sandro Ruotolo a Santino Di Matteo, il primo pentito di mafia ad aver raccontato la strage di Capaci. Per metterlo a tacere Totò Riina e Giovanni Brusca sciolsero nell’acido suo figlio Giuseppe.
La cosa che mi colpisce moltissimo è da una parte la tranquillità con cui Sandro Ruotolo racconta questi eventi atroci ed orribili e dall’altra proprio l’atrocità e la crudeltà con cui la mafia compie tali gesti. Questo video fa riflettere molto e lo associo ai termini silenzio e paura, perché la mafia, rappresenta in questo servizio da Riina e Brusca, per paura intima di tacere (silenzio) di Matteo.
Giosuè F. (4° AR)