Impegno / Indifferenza

Nel video si parla di un uomo che racconta come avrebbero voluto lui e altri pentiti fermare il dottor Falcone e del bambino sciolto nell’acido. Noi due associamo questo video alla carta “indifferenza e impegno”,l’indifferenza per le cattiverie che i non pentiti hanno fatto alle persone innocenti, e l’impegno, è associato alle persone del video che in quel caso volevano fermare Falcone.

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Ho trovato il contenuto su youtube, parla del coraggio delle persone contro la mafia, ho deciso di inviarlo per farvi vedere che dappertutto c’è speranza.

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La serie tv Gomorra è ispirata al libro di Saviano e ai fatti di cronaca che hanno coinvolto la camorra campana. Narra le vicende della famiglia Savastano e del figlio Genny che, cerca di non seguire le orme del padre, inutilmente. La storia narrata in questa serie tv, secondo me, a noi ragazzi consente di entrare all’interno delle dinamiche mafiose italiane.

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Ho scelto quest’immagine collegata alla carta impegno e indifferenza perché uno dei tanti obiettivi della mafia è quello di rendere le persone neutre e indifferenti da tutto questo,  intimorendole, minacciandole e cercando di nascondere la vera realtà che c’è dietro la criminalità organizzata.

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Ho scelto questa celebre frase di Giovanni Falcone perchè mi ha colpito subito, mi ha fatto riflettere su quanta differenza possa fare la voce di una persona, perché si, chi parla a testa alta, dicendo tutto quello che pensa, facendo commenti e magari anche critiche, poi può morire “in pace con sè stesso”, mentre chi ignora quello che succede tutti i giorni, chi abbassa la testa e sta in silenzio è complice, anche senza volerlo, del “male” a cui non sta dando peso.

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Mafia Caporale è un libro di Leonardo Palmisano, parla di alcune persone schiavizzate che stanno in silenzio riguardo alla mafia e quindi cerca di dar loro la voce per difendersi.

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Rocco ha spiegato alla mia classe e a molte altre come i Mafiosi sono vulnerabili. Lui ci ha raccontato che nel suo negozio venivano dei clienti, che si presentavano per chiedere informazioni sui prezzi e a volte per comprare. Un giorno queste persone lo portano nel cortile del suo negozio e gli dicono che deve pagare milleduecento euro al mese ad un certo “Zio Pasquale” se vuole evitare che la sua attività bruci o che capiti qualcosa di brutto a lui o ai suoi famigliari. Appena arrivato a casa, chiede aiuto alla famiglia e tutti quanti, compresi i suoi figli, gli dicono che non deve assolutamente pagare, ma andare a fare denuncia. Rocco segue il consiglio e riesce a far arrestare Zio Pasquale e i suoi complici.

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IO NON HO PAURA è un libro che parla di un bambino di nome Michele che ha paura dei mostri ma l’unica cosa di cui dovrebbe avere paura è delle persone che gli stanno accanto.

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Il seguente articolo tratta dei famigliari della mafia. Esso fa riferimento a 108 bambini vittime di mafia e anche al non condannare giustamente i mafiosi; si fa infatti riferimento alle madri e alle mogli che sono rimaste senza figlio o senza marito.

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Alcuni comportamenti illegali pur se considerati lievi, indicano mancanza di rispetto delle regole e possono avere come protagonisti anche i più giovani: per esempio non pagare il biglietto sui mezzi pubblici, non mettere il casco in moto, non rispettare le persone più anziane non avere rispetto per che serve lo stato come le forze dell’ordine. Il prevalere di una cultura dell’illegalità nel mondo giovanile è pericolosissima poiché in futuro potrà comportare una forte limitazione dei loro diritti e delle loro libertà fondamentali.

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