Mauro fu profondamente contrario alla lotta armata poiché non era violento e per questo, insieme ad altri, fondò l’organizzazione Lotta Continua. Venne ucciso in Sicilia a 46 anni per opera dei mafiosi.
LeggiUna ragazza, di nome Chiara, porta ad Italia’s got talent, la sua recitazione di un pezzo del film di Peppino Impastato.
LeggiQuesta immagine, del magistrato antimafia Giovanni Falcone, è affiancata da un suo pensiero riguardo ai doveri che ognuno di noi dovrebbe compiere anche a costo di numerosi sacrifici.
LeggiAbbiamo trovato questo contenuto su youtube. Parla della vera storia di Peppino Impastato e abbiamo deciso di inviarlo perché la ragazza del video parla della vera storia delle vittime della mafia che i giornali hanno paura di trattare.
LeggiPaura e Coraggio: Il video parla dell’omicidio di Luca Sacchi, l’abbiamo collegato a questa carta perchè pensiamo che Luca volesse raggirare i pusher e quindi secondo il nostro parere è la carta piu’ adatta che si possa scegliere per questo argomento.
LeggiTutte le donne spesso hanno paura ma per salvare un figlio ch’è in pericolo trovano il coraggio a reagire. Anche se poi serve a niente
LeggiAbbiamo trovato questo video su youtube, pubblicato il 20/09/2019, scrivendo “Mafia video”. Parla di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi che sono stati vittima di un attentato mafioso, dove ne sono usciti salvi per miracolo, e Maurizio racconta in questa intervista le dinamiche dell’avvenimento e le sensazioni provate e quelle che provano tutt’oggi.
LeggiHo trovato questo contenuto nella pagina di freeda mi è piaciuta molto la motivazione e la forza di questa donna che secondo me dovrebbe ispirare tutti noi.
LeggiHo scelto questa celebre frase di Giovanni Falcone perchè mi ha colpito subito, mi ha fatto riflettere su quanta differenza possa fare la voce di una persona, perché si, chi parla a testa alta, dicendo tutto quello che pensa, facendo commenti e magari anche critiche, poi può morire “in pace con sè stesso”, mentre chi ignora quello che succede tutti i giorni, chi abbassa la testa e sta in silenzio è complice, anche senza volerlo, del “male” a cui non sta dando peso.
LeggiIl video parla di due boss mafiosi ricercati da una vita nascosti in un bunker segreto intercettabile i due sono stati trovati tramite una chiamata fatta da uno dei boss.
LeggiMolti hanno paura di esprimersi per il rischio di essere uccisi, mentre, Lea non ebbe paura, pur rischiando di morire parlò, come tutti dovrebbero fare. Peccato che a tutto questo ci sia una conseguenza.
LeggiHo scelto questo video perché mi ha incuriosito.
LeggiAbbiamo scelto questo video perché ci è sembrato interessante. Per noi rispecchia due carte, forza e debolezza e coraggio e paura. La forza rappresentano i criminali che rubano e debolezza quando la polizia li arrestano invece paura e coraggio perché il coraggio rappresenta ciò che fanno invece paura quando li inseguono.
LeggiHo trovato questa storia nel mio diario, poi, incuriosito, ho cercato su internet e ho trovato un articolo del ”Fatto Quotidiano”.
LeggiParla di una ragazza di nome Lea Garofalo, sposata con un boss mafioso(Carlo Cosco). Dopo un periodo hanno un figlio ma, alla sua nascita, Lea decide di andarsene di casa per far crescere il figlio in un modo migliore e per dargli il buon esempio. In tutto ciò Carlo non era per niente d’accordo e quindi progetta l’omicidio di sua moglie incastrando sia lei che sua figlia.
LeggiAlcuni anni fa mi è capitato quasi per caso di avere tra le mani il libro “Volevo nascere vento”, la storia vera di Rita Atria, una ragazza cresciuta respirando l’aria di mafia nell’ambiente familiare e fuori. Il padre Vito era un importante esponente della mafia siciliana, conosciuto come il “dottore”, a cui tutti si inchinavano o chiedevano favori, ucciso da Cosa Nostra. Il fratello Nicola seguendo le orme del padre cerca vendetta, ma trova invece anche lui la morte. Dopo questi eventi Rita e la cognata Piera trovano il coraggio di denunciare alla giustizia gli intrighi mafiosi vissuti, accettando il programma di protezione e dando inizio ad una collaborazione con Paolo Borsellino.
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