Polistena

Ho trovato quest’immagine su google di un bambino di 11 anni ucciso dalla mafia e ho scelto questa foto perché si dice che la mafia non uccide bambini invece ne ha ucciso più di 100.

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Nel film I CENTO PASSI Peppino Impastato è il protagonista. Un bambino curioso a cui non piace stare in silenzio, che cerca di trovare delle risposte a qualsiasi domanda, che si oppone persino alla sua famiglia. Figlio di un mafioso, nonostante i pericoli che sapeva di star affrontando, fonda “Radio aut” attraverso la quale cerca di distruggere la mafia.

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Per la carta “Bellezza e Degrado” è stato associato un noto poliziotto romano, (Roberto Mancini) colui il quale è stato il primo poliziotto, insieme alla sua squadra, ad aver indagato sullo sversamento illegale di rifiuti tossici in Campania e dintorni.

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Alla carta forza e debolezza è stata collegata al film “Gotti” un mafioso italo-americano che aveva molto potere a New York, soprattutto nel suo quartiere.

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In questa immagine è raffigurato un videogame molto popolare tra i giovani, il quale è un gioco che già dal nome fa intuire molto: “MAFIA”. Praticamente per giocare bisogna fare tutto quello che fa un mafioso nella realtà, cioè uccidere, sparare, gestire traffici, far saltare in aria macchine, edifici e molto altro ancora.

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Quest’immagine rappresenta la locandina del film “La mafia non è più quella di una volta”, che è stato prodotto in occasione della ricorrenza del 25° anniversario cui sono successe le stragi di Capaci e di via D’Amelio ed in omaggio agli 80 anni di Letizia Battaglia, considerata una delle 11 donne maggiormente impegnate in queste importanti tematiche.

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Questa fotografia, scattata dalla nota fotoreporter siciliana Letizia Battaglia, immortala dei bambini che giocano in strada con delle armi vere. Questo ci fa capire che anche i bambini erano delle facili esche per i mafiosi, perché li potevano facilmente avvicinare insegnando loro comportamenti criminali, come rubare o uccidere.

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Quest’immagine ritrae il libro “Guardare la mafia negli occhi” di Elia Minari, nel quale si parla del coraggio che ha avuto un ragazzo che ha svelato, attraverso delle inchieste, molti segreti della ‘ndrangheta al nord.

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La Mafia Nigeriana

In questo video viene mostrato come in un paesino di nome Castel Volturno, in provincia di Caserta, sia fortemente presente la mafia nigeriana. E’ uno dei luoghi più difficili in cui vivere d’Europa.

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Questa è una foto scattata da Franco Zecchin, un altro fotografo che si è occupato di immortalare tanti di questi avvenimenti e crimini mafiosi. Il noto marchio di abbigliamento Benetton decise di utilizzarla per una sua campagna pubblicitaria e per sensibilizzare tutte le persone fino ad oggi, e per non dimenticare ciò che è accaduto fino a pochi anni fa.

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Quest’immagine raffigura un dipinto, che rappresenta un’enorme piovra che assale con i suoi lunghi tentacoli un paese intero. Ciò per far capire che la Piovra rappresenta la mafia ed arriva ad influenzare un intero paese, tanti paesi, città, regioni e nazioni.

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Ho scelto quest’immagine perché oggi la maggior parte delle persone crede che la mafia sia presente solo nell’Italia meridionale, ma questo non è vero. La mafia c’è, ed opera, in tutta Italia, naturalmente in alcune regioni è maggiormente presente rispetto ad altre, come si denota da questa carta geografica, che fa risaltare la maggior presenza con un colore più scuro.

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In questa immagine è rappresentato il fotografo Franco Zecchin, disegnato, accanto una sua famosa frase: “Quando arrivai in città nel 1975, nessun bar aveva i tavolini fuori. E c’erano due omicidi al giorno. Nella storia della Sicilia c’è il seme del dissenso: qui è nata la Pantera qui sono apparsi i lenzuoli antimafia”.

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In quest’immagine è rappresentato un corteo pacifico per la lotta contro la mafia, composto da tanti cittadini esponenti di “Libera”, una delle associazioni più importanti presenti qui in Italia impegnate per contrastare la criminalità mafiosa.

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In quest’immagine è rappresentata la distinzione che c’è fra un povero e un ricco. La differenza è che il povero pesca, con fatica nell’acqua per trovare i pesci. Invece il ricco va a pescare direttamente nella cesta dove ci sono i pesci già presi dal povero col suo lavoro.

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