Quest’immagine è stata associata alla carta libertà e schiavitù, poiché l’uomo ha diritto alla libertà di parola ma allo stesso tempo è obbligato a tacere per pudore o minacce fatte da chi lo circonda, che sia un datore di lavoro o una persona vicina. L’immagine rappresenta le mani che tentano di coprire la verità nascosta davanti agli occhi degli uomini.
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Ogni anno il 21 Marzo, primo giorno di primavera, si ritrovano in piazza migliaia di persone per ricordare le vittime, un elenco di nomi scandisce la memoria che diventa impegno quotidiano.
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Tommaso Buscetta, boss della mafia, dopo l’arresto decide di collaborare con la giustizia (principalmente con il giudice Giovani Falcone) tradendo così “Cosa Nostra” ovvero un’organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Sicilia, Italia e in più parti del mondo.
LeggiViene abbinata la carta forza-debolezza alla scena della serie tv “ Romanzo Criminale”. Principalmente nella scena in cui la banda della magliana viene arrestata, ma nonostante ciò la banda continua a comandare sia all’interno del carcere, ma sopratutto al di fuori di Regina Coeli.
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Rosy Abate chiamata anche “La regina di Palermo” nata da una famiglia di mafiosi, vive un’infanzia drammatica a causa della morte dei genitori. Divenuta adulta Rosy appare come una donna piena di vigore, forte e sicura di sé, ma nonostante il suo passato Rosy è anche una donna molto fragile soprattutto quando viene a scoprire che il figlio Leonardo è ancora vivo. Fragilità e vigore sono due termini perfetti per descrivere la personalità di Rosy.
LeggiLiberi di scegliere è un film diretto da Giacomo Campiotti, basato sulla ‘ndrangheta. Il protagonista è Marco Lo Bianco un giudice del tribunale dei minori di Reggio Calabria, dove ogni giorno nel suo ambito lavorativo a che fare con i figli delle più importanti famiglie ‘ndranghetiste della provincia. Uno di loro è Domenico, ultimo componente di una cosca molto potente, il cui futuro sembra già segnato a seguire le orme della famiglia, nonostante egli voglia condurre una vita migliore lontana da morte e violenza.
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I due giudici Falcone e Borsellino, massimi esponenti nella lotta contro la mafia, nonostante le continue minacce non si sono arresi alla schiavitù imposta dalla mafia e hanno lottato contro di essa pur di essere liberi.
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Il gladiatore di Ridley Scott è un film che racconta le vicende degli antichi Romani, con i loro costumi e tradizioni, tra cui la lotta dei gladiatori all’interno del Colosseo. Gli uomini dovevano combattere per conquistarsi la propria libertà. Questo film ci ispira quindi a non mollare e a non arrendersi alla sottomissione che la mafia esercita in modo tale da essere liberi.
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Paura e coraggio perché Carlo Alberto Dalla Chiesa non ha avuto paura di sfidare il nemico: la mafia, essendo certo che sarebbe morto andando contro di loro, ma nonostante ciò ha avuto il coraggio di fare scelte GIUSTE per vivere serenamente la sua vita, con le persone che più AMA.
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La mafia è stata definita uno Stato nello Stato, una piovra tentacolare che è capace di penetrare in qualsiasi attività economica, anche illegale, per corromperla e inquinarla.
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Quando si parla di mafia c’è chi ha il coraggio di parlare, mentre altri detto anche da Pippo Giordano stanno in silenzio.
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Gente povera mette la propria vita in mano a persone poco raccomandabili dando delle droghe in cambio di denaro alla mafia.
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Questa foto è stata associata alla carta forza-debolezza perché si deve avere la forza di parlare denunciando i ricatti dei mafiosi e non sottostare ai soprusi cedendo alla debolezza.
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Per ecomafia si intende tutte le attività illegali delle organizzazioni criminali, di tipo mafioso, che arrecano danni all’ambiente. L’Italia è crocevia di traffici internazionali di rifiuti provenienti da tutta Europa, molti dei quali sono smaltiti in modi illegali. Il Sud d’Italia è l’area dove la maggior parte dei rifiuti va a finire, spesso andando a deturpare il panorama balneare che sta alla base del turismo nel nostro paese.
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Gioca con una vita come se fosse una palla, non si rende conto del rischio di ognuno di loro? Certo che no, li mandi soli nei quartieri per spacciare, sanno che dietro di loro ci sta un boss potente che metterà a tacere chiunque dica solo una parola di troppo. Mandi delle povere schiave che alla fine sono donne rapite, in una strada pure con – 10 gradi perché devono lavorare per te. I tuoi figli sono condannati al tuo sporco cognome, sono sangue mafioso, sono la tua generazione di traffici illegali.
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La strage compiuta nel cuore dell’Europa civilizzata distante migliaia di chilometri da San Luca ha cambiato la considerazione della Ndrangheta ritenuta in passato un problema soltanto Italiano mentre ora ritenuto un problema Europeo.
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