Giovanni Falcone

16 Dicembre 2020

Il giudice Giovanni Falcone in quasi dieci anni, svolge la sua missione contro il potere della mafia. La mafia appare già alla metà dell’800 e significa miseria e prepotenza. Le persone che vi appartengono si sentono grandi uomini, e invece sono bestie che si trovano in mezzo a noi, come dei mostri travestiti. Falcone ha rinunciato alla sua vita, ha vissuto peggio di un carcerato, per cercare di sconfiggere la mafia insieme al pool antimafia, ma soprattutto per svelare i legami e la complicità delle istituzioni della politica con l’organizzazione criminale. A mio avviso è impossibile sconfiggere la mafia se il sistema gode di potenti sostegni delle cosiddette talpe.
Nella sua battaglia è riuscito a far arrestare e condannare tanti mafiosi. A Palermo sembra di sognare, Giovanni dà speranza di aprire i negozi senza paura che saltino in aria, e di vivere senza paura. Ma questo successo non va bene a tutti, Giovanni viene lasciato solo e trasferito per renderlo inoffensivo. Anche i lavoratori dei cantieri chiusi inveiscono contro di lui, e a favore della mafia che gli assicura il lavoro.
E’ stato ucciso da Brusca a Capaci insieme agli agenti della scorta. Lì ora sorge un monumento per non dimenticare.
Falcone ha dato la voglia di combattere, la speranza che una volta accesa è difficile sconfiggere, ha dimostrato coraggio con le sue idee. Infatti mi piace molto una sua frase ” Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe degli altri uomini”. Uomini che spero riescano a sconfiggere il mostro che spesso è come la zanzara, che magari scompare un pò e poi ritorna.
Chi appartiene alla mafia è un mostro che rovina la bellezza di una grande città che vuole risollevarsi dal degrado in cui da anni l’hanno fatta sprofondare.


Antonino

Messina

Liceo Ainis

2A LIN

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