Giovanni Falcone

11 Gennaio 2021

È morto così Giovanni Falcone con il terrore negli occhi e quella speranza nel cuore, che la sua tragica sorte smuovesse le coscienze e spianasse la strada al coraggio di continuare a scavare nel fango delle mafie per riportare a galla il senso di legalità. Giovanni Falcone era stato scelto dal destino per questa missione, sin dal giorno in cui nacque e dalla finestra, si narra, entrò una colomba bianca simbolo di pace. Cresciuto nella parte giusta del difficile quartiere della Kalsa, a Palermo, lo stesso di Paolo Borsellino, ma anche di ragazzi futuri mafiosi come Tommaso Buscetta, sin da quando era appena tredicenne e giocava a pallone all’oratorio coltivava il sogno di liberare la sua Palermo da quel male profondo che voleva estirpare. Con Borsellino studiò sia all’università che nella magistratura e scelsero insieme di dedicare la vita per sventrare la grande minaccia di Cosa Nostra. Con il maxiprocesso di Palermo del 1986, passato alla storia come il più grande processo contro la mafia, vennero inflitte alla malavita 360 condanne e 2665 anni di carcere.


Samuele

Carcare

LICEO CALASANZIO

V ginnasio

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