La mafia, il Pizzo e lo Stato

15 Dicembre 2020

Associo questo video alla carta oppressione/diritto. In questo video è presente Mario Cavallaro un imprenditore di Belpasso, vittima di racket, dopo essersi ribellato al pagamento del pizzo, che gli toglieva il diritto al libero lavoro. Mario Cavallaro è stato appartato, picchiato e minacciato più volte, con lo scopo di far ritirare le denunce che erano state fatte ai carabinieri e interrompere le cause avviate dagli avvocati. Associo questo video anche alla carta impegno/indifferenza, Mario Cavallaro si è impegnato per far cambiare le cose, ma lui stesso afferma di aver conseguito una doppia guerra, una con la mafia e una con lo Stato, che l’ha abbandonato, mostrandosi indifferente. Notevole è il coraggio dimostrato da Mario Cavallaro, che nonostante 15 anni di lunghe violenze, minacce, rapimenti, infiltrazioni e furti all’interno della sua azienda, ha deciso sempre di denunciare e di dire di no al pizzo. Vergognoso è invece l’intervento dello Stato e del Comune stesso, che hanno fatto di tutto per nascondere le prove, nonostante ci fossero le telecamere, che hanno ripreso tutto, le immagini mancavano e le cause venivano puntualmente archiviate. Nonostante tutto quello che ha subito, Mario Cavallaro ha avuto la forza di andare avanti e liberarsi, per ottenere la libertà, invitando anche gli altri a farlo, affermando che questo è l’unico modo per sconfiggere la mafia ed essere liberi.


Giuseppina

Polistena

ITIS M. M. MILANO

5 E

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