Il video che ho scelto è un servizio giornalistico del TG 5 in cui si parla dell’ arresto di Carmine Amato e Daniele Daniese, due boss di Camorra.

Ho individuato abbastanza facilmente questo contenuto su Youtube digitando le parole: mafie, spaccio, uomo.

In un primo momento scorrono le classiche immagini dei criminali in manette scortati dai carabinieri nelle volanti ma, improvvisamente uno dei due camorristi, quasi svincolandosi dalla presa degli agenti, si slancia verso un individuo che si trova tra la folla che assiste all’arresto e con questi si scambia un bacio sulla bocca.

La mia attenzione è stata immediatamente catturata da quel gesto plateale perché inusuale e fuori luogo in un contesto in cui doveva emergere la vittoria della legalità. In pratica si manifesta pubblicamente il forte ed intimo legame tra gli appartenenti al clan, che lo stesso giornalista ha definito un chiaro passaggio di consegne tra criminali.

Del video in questione mi ha anche colpito l’atteggiamento di Carmine Amato che sfoggia il sorriso stupido di chi si compiace di essere sotto i riflettori e lo sguardo di incurante superiorità di Daniese.

Le mafie comunicano con noi direttamente anche attraverso gesti come quello del bacio. Il messaggio che ci arriva è chiaro : le mafie continuano a esistere anche se con volti nuovi, le mafie non si sconfiggono definitivamente perché si rigenerano come cellule umane e mutano come i virus.

Questo video credo possa mettere in guardia tutti, ma soprattutto le nuove generazioni sulla potenza di certi gesti se compiuti dall'”erba cattiva”.

Il suo contenuto, inoltre, ha acceso in me l’interesse di scoprire se ci sono altri gesti del linguaggio mafioso che celano significati da noi in qualche modo decifrabili.

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