Scegliamo il monologo finale del film “I CENTO PASSI” dove si parla della morte di Peppino Impastato e di come la stampa abbiamo nascosto la verità, riducendo così l’evento ad un suicidio.
Dai gesti riusciamo a capire che lui non è insicuro delle sue risposte, dal viso ci appare molto sereno e anche dal modo in cui parla non mi sembra molto insicuro delle risposte che dice.
In questa canzone il cantautore impersona Salvatore Borsellino, fratello del magistrato, obiettivo della strage di Via D’Amelio avvenuta il 19 luglio 1992. Nel testo viene appunto nominata la sua agenda rossa, mai trovata nella sua borsa.
Ciao Vincenzo, sono S. Jebin della scuola Sabin,1b.
È un video di Fanpage dove viene fatta un’intervista al pentito di mafia e concordo con lui sul fatto che sì, è morto il maestro ma non la mafia. Spero sia utile questo video. Ciao!
In questo video si può vedere che gesticola continuamente mentre parla, si guarda spesso intorno, e fa delle espressioni in modo da far capire che lui non sa nulla di quello che gli viene chiesto.
L’abbiamo collegato con il sud Italia perché in questo video c’è Paolo Borsellino che spiega la questione meridionale, nella quale i cittadini meridionali si sono sentiti estranei allo stato.
Il video riguarda la reazione avuta dalla popolazione ai funerali del magistrato Borsellino, e l’abbiamo collegato alla carte #vocesilenzio e alla carta #coraggiopaura.
Noi siamo rimaste colpite e interessate dalla storia di Lea e abbiamo deciso di cercare qualcosa che si riferisse alla sua storia. Appunto per questo leghiamo la nostra ricerca alla carta Paura/Coraggio.
Ho scelto questo video perché rappresenta come la Camorra possa avere l’impertubabilità di spezzare la vita di un’innocente creatura la cui unica colpa era quella di essere figlia di un boss della Camorra.