Testi

«Io non sono un eroe. Semplicemente non giro la testa dall’altra parte. Non faccio finta di non vedere». Paolo Borsellino è una serie tv, andata in onda nel 2004 per ripercorrere la vita e le vicende del giudice, nella interminabile lotta alla mafia.

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Ho trovato questo articolo sul sito “LA REPUBBLICA” Parla della complicata cattura del boss camorrista del clan dei casalesi a Casapesenna nel casertano. L’articolo mi ha suscitato grande interesse perché il boss quando viene catturato nel suo bunker fa le congratulazioni alle forze dello Stato, senza opporre resistenza.

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Ho trovato questo articolo cercando informazioni su San Marino ed è quello che mi ha colpito di più fra tutti. Ho scelto questo tra tanti perché i temi e le vicende trattate interessano una zona non molto lontana dal mio paese.

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Condivido questo articolo, anche se ce ne sono molti altri sullo stesso argomento, perché in realtá si somigliano tutti tra loro..insomma potremmo pensare sia solo un funerale no? Eppure ha bloccato il traffico mattutino della cittá.

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Giorni fa ho visto al telegiornale un servizio che parlava di alcuni campi di ulivi appartenenti a boss mafiosi rimasti inutilizzati per diverso tempo, e che sono ora stati confiscati; una scuola locale ha chiesto e ottenuto il permesso di rimettere in funzione questi campi, e con l’aiuto degli studenti ora si è ricominciato a produrre olio.

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Trovo questo articolo molto interessante, mi fa capire purtroppo la triste realtà e tutta la crudeltà che circonda la mafia. La mafia non ha regole, se non per raggiungere il suo scopo. Non guarda in faccia a nessuno, nemmeno le donne e i bambini vengono risparmiati. Sono troppe le persone innocenti vittime di attentati, uccisioni, torture e cattiverie. Non è giusto che un bambino non possa essere libero di giocare a calcio nel prato solo perchè è parente di un mafioso o ancor peggio perchè è figlio di un uomo che la mafia perseguita.

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L’articolo parla dei modi in cui la mafia guadagna : traffico di droga (7,7 miliardi), le estorsioni (4,76 miliardi), lo sfruttamento sessuale (4,6 miliardi), la contraffazione (4,5 miliardi) e l’usura (2,2 miliardi).

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Secondo noi la mafia colpisce di meno le donne e i bambini rispetto gli uomini perchè le donne sono deboli a contrastare contro gli uomini e quindi non hanno possibilità di partecipare a certe discussioni. E poi devono occuparsi dei figli e della famiglia, non escono fuori di casa.

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L’articolo parla della mafia Nigeriana, questo evidenzia come la mafia non si trovi solamente in Italia, ma anche in altre parti del mondo. Mi ha coinvolto perché non mi aspettavo che questo fenomeno fosse così diffuso.

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Rocco ha spiegato alla mia classe e a molte altre come i Mafiosi sono vulnerabili. Lui ci ha raccontato che nel suo negozio venivano dei clienti, che si presentavano per chiedere informazioni sui prezzi e a volte per comprare. Un giorno queste persone lo portano nel cortile del suo negozio e gli dicono che deve pagare milleduecento euro al mese ad un certo “Zio Pasquale” se vuole evitare che la sua attività bruci o che capiti qualcosa di brutto a lui o ai suoi famigliari. Appena arrivato a casa, chiede aiuto alla famiglia e tutti quanti, compresi i suoi figli, gli dicono che non deve assolutamente pagare, ma andare a fare denuncia. Rocco segue il consiglio e riesce a far arrestare Zio Pasquale e i suoi complici.

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Il 31 agosto 1992 il boss della ‘Ndrangheta, Franco Coco Trovato, viene arrestato nell’operazione Wall Street. Trovato viene condannato all’ergastolo; i suoi beni sequestrati e successivamente confiscati . Il 19 novembre 1994, il Tribunale di Lecco firma un provvedimento provvisorio per la confisca della pizzeria e di altri immobili nella provincia di Lecco. Nel 1996 viene approvata la legge sulla destinazione a scopo sociale dei beni confiscati alla mafia e il provvedimento diventa definitivo.

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Domenico aveva una grande passione per la vita. E’ morto per colpa della mafia che, per delle guerre tra clan, ha sparato all’impazzata in un campetto per bambini. Questa immagine ci fa anche pensare all’innocenza e alla trasparenza di questo bambino morto giovanissimo.

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