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Fonte: Paolo De Chiara – Resto al Sud
Cercando interviste riguardanti il pentito Bonaventura mi sono imbattuta in quest’articolo, riguardante il processo sull’omicidio di Lea.
Lo associo all’immagine visibile / invisibile (ma anche luce / buio) in quanto ciò che sembrava vero si è scoperto falso andando avanti con le indagini, scavando sotto la superficie, oltre a quello che è visibile e arrivando a quei meccanismi mafiosi che si intersecano al di sotto di un “femminicidio causato da un raptus, per niente voluto dai clan” (cito Cosco Carlo).

Alice D’A.

Liceo Sabin

4S

Bologna