Libertà / Schiavitù

Il video parla dei pezzotti: che sarebbero come dei modem, ma più piccoli, che servono per guardare tutti i tipi di TV, da quella nazionale a quella privata. Dietro c’è un business molto grande di più di un milione di euro. Chi comanda il traffico dei “pezzotti” e chiamato “boss dei boss”, subito dopo ci sono gli “admin” che sono degli hacker che a loro volta comandano i “reseller” coloro che effettuano la vendita dei pezzotti; i reseller sono 109 per gruppo , dopo di che ci sono gli installatori che effettuano l’installazione del pezzotto.

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Secondo me questa immagine rappresenta il potere che ha ancora la mafia sui cittadini: essi non sono liberi, ma schiavi dei mafiosi. La corruzione, il pizzo, l’oppressione e la criminalità purtroppo sono ancora presenti in tutta Italia e per paura di tutti non vengono affrontate e vengono trascurate.

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Quest’immagine rappresenta una piovra con una coppola, tipica dei mafiosi, che è pronta ad avvinghiare ed assalire il simbolo della Repubblica Italiana.

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La foto rappresenta delle rondini che volano nel cielo puntando verso l’alto, ma come se fossero legate ad una catena che è posta in basso. L’immagine ha attirato la mia attenzione perchè il messaggio è facile da capire ed è rappresentato in modo semplice.

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l 29 Maggio 2017 muore a Mileto Francesco Prestia Lamberti, un ragazzo di soli 15 anni. Viene ucciso da un suo amico appartenente ad una famiglia mafiosa. I due avevano la stessa compagnia di amici e si contendevano una ragazza. Francesco ha iniziato a commentare e a mettere like alle foto della ragazza su facebook, così l’amico preso da un attacco di gelosia decide di ucciderlo con due colpi di pistola.

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Il link riguarda il mercato agroalimentare in Italia. Nel settore lavorano gruppi di persone costituiti nella maggior parte dei casi da migranti sfruttati. Lavoratori e lavoratrici vivono in condizioni para schiaviste a causa del fenomeno del caporalato.

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La pizzeria wall street non era una semplice pizzeria ma veniva frequentata soprattutto dai padrini della malavita organizzata. Il proprietario Coco Trovato era a capo tra le ‘ndrine milanesi e quelle lecchesi. Sotto la pizzeria egli si costruì un bunker protetto da una porta blindata con un bagno e una cameretta dove vennero commessi molti omicidi. Lì fu arrestato il 31 Agosto del 1992 condannato a quattro ergastoli per associazione mafiosa.

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Questa serie tv chiamata Peaky Blinders parla della criminalità locale, riguardanti le scommesse illegali e il mercato nero della città di Birmingham, dopo la prima guerra mondiale.

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Dei giornalisti sono andati ad acquistare della droga (per scopo lavorativo) e gli sono bastate due suonate di clacson che il pusher si è presentato con una dose di eroina in mano, poi ha preso i soldi che gli aspettavano e se ne andato.

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Ho scelto questo articolo perché mi incuriosiva. Ne avevo già sentito parlare ma ho voluto approfondire l’argomento. L’ho trovato su internet cercando: mafia Enzo Tortora, argomento che è stato molto discusso e criticato da tanti Italiani negli anni 80. Vi consiglio di leggere questo articolo perché è molto interessante.

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Quest’immagine l’ho presa da un articolo intitolato “Gioco scaccia gioco” che ho trovato su Libera informazione. Oggetto di questo trafiletto è la lotta contro il gioco d’azzardo. Infatti in Valdarno alcune associazioni, unite le loro forze, hanno dato vita a quest’iniziativa per sconfiggere, tramite il gioco degli scacchi, la diffusione del gioco d’azzardo online e dei pesanti business che si creano dietro (online, slot machine, ecc.).

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“Oggi il rischio è che giocatori e vincitori si ritrovino a rientrare nel business della criminalità organizzata, che siano tutti parte di un gioco che va ben oltre i numeri e le vincite.” Un articolo di Roberto Saviano che spiega come le associazioni criminali provano a usare (ed usano), nelle maniere più fantasiose, i soldi che derivano dal gioco d’azzardo legale: partendo “banalmente” dal chiedere una percentuale ai vincitori, arrivando ad usare ricevute vincenti per pagare i pusher (consciamente vendute dai toccati dalla fortuna), fino a produrre gratta e vinci “propri” prendendosi gioco del Ministero delle Attività Produttive per dare una parvenza di legalità alla cosa.

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“Segui i soldi e troverai la mafia”: la lezione di Giovanni Falcone i sindacalisti della Flai-Cgil la considerano un lascito importante. Quelle parole del magistrato ucciso a Capaci rappresentano uno strumento di analisi validissimo per leggere le mafie e le loro mutevoli strategie nel settore agroalimentare. Dove forme antiche di sfruttamento – il caporalato – incontrano la modernità del liberismo selvaggio e le scatole cinesi delle società impiantate nei paradisi fiscali. C’è questo e tanto altro ancora nel terzo rapporto “Agromafie e caporalato” realizzato dall’Osservatorio Placido Rizzotto-Flai-Cgil che ricostruisce un quadro approfondito sulla condizione dei lavoratori in agricoltura, delle variegate forme di illegalità e infiltrazione mafiosa nella filiera agroalimentare.

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Ho trovato questo contenuto multimediale su YouTube. “Cuore” è un brano di Jovanotti scritto a pochi giorni dal 23 maggio 1992, data della strage di Capaci, nella quale furono uccisi il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

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Mafia nera a Castel Volturno

Nel video vediamo la terribile situazione sociale a Castel Volturno, caratterizzata da intere colate di cemento, montagne di spazzatura abbandonate per strada, sfruttamento della prostituzione e traffico di droga.

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