Lucca

Mi sono imbattuto in questo video scorrendo sulla pagina principale di YouTube e credo che sia molto importante per rappresentare al meglio l’ indifferenza delle persone nei confronti della mafia.

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Il link che ho allegato riguarda un indagine condotta dalla squadra del corpo forestale nella terra dei fuochi, più precisamente a Casal di Principe, dove è stata scoperta una delle tante discariche abusive presenti nel territorio, della quale si sospetta anche un traffico internazionale di rifiuti. Queste discariche di rifiuti smaltiti illegalmente dalla mafia sono in continuo aumento sopratutto nei paesi del nord europa occidentali (secondo quanto sostenuto da Europol)

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Il servizio racconta di come la mafia esercita il potere sulle famiglie proprietarie di attività e di come si comporta quando questi ultimi decidono di non sottostargli più e di denunciarli alle autorità legali.

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In questo video gli agenti sopravvissuti alla strage di Capaci (Giuseppe Costanza, Gaspare Cervello, Paolo Capuzza e Angelo Corbo) raccontano le loro drammatiche esperienze. Io l’ho trovato molto interessante anche perché ho avuto la fortuna di aver incontrato Corbo ad un incontro organizzato dalla mia scuola media.

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Ho trovato questa citazione scritta da Goethe, e resa celebre da Martin Luther King, navigando in internet. L’ho scelta perché penso che la paura delle persone sia ciò che più alimenta il fenomeno della mafia, solo quando questo sentimento negativo verrà sostituito dal coraggio e dalla forza di agire, allora potremmo combatterlo.

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Ho scelto di condividere questo video perché spiega in maniera semplice ed efficace cosa sia la mafia, le sue attività , la sua nascita e la sua organizzazione.

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Ho deciso di riportare la notizia della morte dell’ultimo boss mafioso italiano conosciuto in Inghilterra, per due motivi: il primo perché spesso si pensa che la mafia italiana sia presente solo nel nostro territorio quando in realtà è molto presente anche nei paesi stranieri dove ci sono ambienti più ”favorevoli”, il secondo perché la figura di Roberto Rossi alias Bert Battles rappresenta quella mafia di esportazione italiana da stereotipo pizza-pasta-mandolino e pistole che è totalmente differente dalla realtà italiana di oggi.

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Ho trovato questo contento ricercando su google “fotografie di Letizia Battaglia”,una famosa fotografa che durante gli anni ottanta fotografò nella sua città natale, Palermo, scene ed episodi inerenti alla mafia. In questa fotografia, chiamata “il gioco del killer”,viene ritratto un bambino con il volto coperto da un passamontagna e che sta impugnando una pistola.

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Ho trovato questo video su Youtube, mi ha colpito molto perchè una madre e un figlio si scambiavano informazioni perfino in carcere e dopo molte ricerche sono finite in arresto 30 persone provenienti da tutta Italia dimostrando che la ‘Ndrangheta tratta quantitativi di droga a livello internazionale.

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Ho scelto questo brano, e l’ho associato all’illustrazione “Impegno/Indifferenza”, perché la mafia è anche questo, è anche indifferenza, e tutti noi dovremmo impegnarci ogni giorno a non essere dei “Don Abbondio”.

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Sono rimasta colpita dalle affermazioni degli intervistati, ho scelto l’illustrazione dell’impegno e indifferenza perché molti considerano Riina un gentiluomo o qualcuno che “non sa fare del male”, credo che ciò dimostri indifferenza di fronte ai fatti reali.

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Questa canzone racconta la vita in carcere di uno dei più grandi capi della Camorra degli anni 70/80 : Raffaele Cutolo. Nel testo è forte l’idea di uno Stato assente. In particolare il protagonista sembra voler fare intendere che Don Raffaè è presente, a differenza delle istituzione dello Stato che sembrano assenti.

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Ho scelto questo breve video perchè da esso emerge la capacità che ha la mafia di diffondersi su molti giovani, i quali, sentendosi potenti e superiori, spesso credono che sia la via giusta da seguire senza badare a opinioni contrarie o diverse.

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Il cielo sotto il quale viviamo è grigio, ci sono voci in giro ma nessuno parla. Non c’e rispetto per i valori umani. Nonostante tutto, c’è chi riesce a farsi avanti e a parlare, a ribellarsi e a gridare ‘Io sono un uomo’.

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