“Non esiste né un posto sbagliato, né un momento sbagliato per bambini e ragazzi vittime di mafia: un campo di calcetto, il portone di casa, la pizzeria, la piazza, l’auto dei genitori. Al posto sbagliato ci sono sempre assassini e mafiosi”. Sono parole che ci lasciano senza parole, che dovrebbero farci aprire gli occhi e farci prendere coscienza della realtà che ci circonda. Non si può parlare di un posto sbagliato se a rimetterci è una persona innocente, specialmente se si tratta di bambini o ragazzi. Ognuno di noi ha il DIRITTO di trovarsi in qualsiasi luogo voglia senza porsi il problema se sia sbagliato o no. La mafia vuole farci sentire OPPRESSI, spaventarci con i suoi modi di fare, per questo non dobbiamo rimanere in silenzio, bensì trovare le parole; “parole autentiche, inequivocabili, capaci di mordere le coscienze”. La carta che ho ritenuto adatta per questa frase è quella di “diritti e oppressione” perché non dobbiamo permettere a questi prevaricatori di privarci delle nostre libertà.

Francesco

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Sulmona