Nicola Gratteri, saggista e magistrato italiano attualmente impiegato al tribunale di Napoli,in una sua intervista racconta come le mafie danno lavoro per coprire le loro vili ricchezze.
Con i soldi della droga le mafie, secondo l’esempio di Gratteri,comprano un supermercato vicino ad altro quattro negozi di alimenti e la mafia copia gli stessi prodotti degli altri punti vendita dandogli un prezzo inferiore così la popolazione si reca nel luogo comandato dalla criminalità per convenienza.
Il proprietario mafioso del negozio di viveri mette in secondo piano il guadagno e pone in primissimo piano il metodo per coprire le loro ricchezze stampando più scontrini,malgrado loro pagando più tasse, così viene coperto tutto il loro introito annuale.
Quando l’affluenza dei consumatori aumenta nel supermercato mafioso ovviamente per gli altri negozi limitrofi non c’è più guadagno e sono in procinto di fallire e quindi quando purtroppo chiudono la loro attività i dipendenti ai recano in cerca di lavoro nel negozio della mafia.
Ovviamente per puntualizzare un dettaglio questa associazione criminale non consuma i suoi soldi non dichiarati ma chiede un prestito a finanziarie, specialmente lombarde,per acquistare prodotti e pagare i dipendenti.
Quindi ora la popolazione andrà a favore della mafia ritenendola il luogo del lavoro ma Nicola Gratteri dice categoricamente che la mafia non dà lavoro ma solo sporche e povere illusioni. Ovviamente per lavorare con la mafia ci sono delle condizioni come richiedere uno stipendio molto basso, eseguire molte ore di lavoro e in caso di rivolta partono subito delle minaccie preoccupanti.
Io stimo molto Gratteri perché è molto coraggioso per l’Italia e il suo popolo e mai ha paura di ostacolare la mafia perché ha uno scudo difensivo, cioè noi che siamo il popolo. Per cercare questo video ho digitato la domanda iniziale ed è stato il primo video. Consiglio questo video alle persone che entreranno nel mondo della giustizia che ripudia la mafia!