Matteo Messina Denaro era l’ultimo stragista ancora in fuga , si nascose per trent’anni a castelvetrano sotto l’identità di Andrea Bonafede.Nato da un uomo d’onore ,allevato per fare il capo , si capisce subito che ha carisma. Quest’uomo però commetterà un errore dato dalla sua malattia, scriverà un lettera a Rosalia,sua sorella, ritrovata dalle forze dell’ordine. Quando verrà interrogato ammetterà di essere stato mandate dell uccisione di Falcone e Borsellino ,ma non solo per il maxiprocesso , ma anche per tante altre cose a cui in giudici non hanno dato importanza. Lui però nega l’esistenza di cosa nostra affermando di aver combattuto contro lo stato per un ideale giusto,tipico degli uomini d’onore. Però l’identità di Andrea non servirà solo a non farlo trovare dalla giustizia, ma per uscire da cosa nostra, per provare a vivere una vita normale, infatti comprerà un telefono, però violando un codice di onore,cioè non lasciare materiale.Afferma poi che se vuoi nascondere un albero piantalo nella foresta .

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