In questo video vengono fatte delle domande a Piero Fassino, membro della camera dei deputati della Repubblica Italiana.
La domanda che viene posta a Fassino è che per estirpare le cosche mafiose bisogna dare lavoro alle persone che vivono di illegalità, il giornalista conclude la domanda dicendo che secondo lui questo argomento non è una battuta, Fassino dice che questo argomento non è assolutamente una battuta perché le mafie come ad esempio camorra ndrangheta o cosa nostra non sono solo un sistema di organizzazione criminale ma riescono a creare intorno a se un consenso di potersi relazionare con la società, questo consenso le mafie lo creano fondando uno Stato nella società, Fassino fa un esempio ovvero quello della camorra, dice che i camorristi danno lavoro a ragazzi disoccupati di famiglie povere magari come mezzo di spaccio di droga.

Questo, secondo Fassino significa che la lotta alla criminalità organizzata deve essere sempre fatta su due fronti, il primo fronte è quello della lotta all’illegalità quindi utilizzando tutti i mezzi preventivi che abbiamo per ostacolare l’illegalità come ad esempio Polizia, Carabinieri, Magistratura e quando è necessario anche l’Esercito per garantire a ogni cittadino di non essere vittima di intimidazioni oppure di paura, un altro esempio che Fassino fa è quello di dire che se vogliamo togliere acqua al pesce mafioso dobbiamo togliere il consenso, per togliere appunto il consenso no degli strumenti secondo Fassino è quello di dare lavoro pulito alle persone che spesso lavorano nell’illegalità.

La mafia da lavoro a tempo pieno e quindi ha un suo mercato del lavoro, Fassino dice che per sconfiggere un mercato del lavoro illegale bisogna creare le condizioni perché ci sia lavoro legale.
Questa intervista mi ha colpito molto sotto tutti gli aspetti, andrò anche a cercare qualcosa in più su Piero Fassino.

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