Il cosiddetto “codice d’onore” mafioso è un sistema di regole e comportamenti a cui attenersi in maniera ferrea. Ad esempio: non si toccano donne e bambini, non si frequentano taverne e circoli, non si può entrare a far parte della mafia chi ha parenti nelle forze dell’ordine e tantissime altre. Tuttavia il termine è fuorviante, in quanto non è sostenuto da nessuna base di onore o morale. Tempo fa lo si rispettava, adesso non è più così. Lo dimostrano, ad esempio, le diverse morti di donne e bambini. Queste “regole” esistono solo quando risultano convenienti per gli interessi dell’associazioni mafiose. Questa catena di codici d’onori può esser tramandata da generazione a in generazione dove poi viene interiorizzata all’interno della famiglia e specialmente nei figli di chi vi fa parte. Nonostante ciò questa catena può anche esser interrotta. È una sfida complessa ma non impossibile.Tutto risiede nell’aiutare i giovani a sviluppare valori di giustizia, solidarietà e rispetto per la legge. La scuola, lo sport e altre attività possono essere luoghi per allontanare i giovani dalla cultura mafiosa. Offrire sostegno a chi vuole spezzare questa catena può fare la differenza e,di conseguenza, attuare scelte diverse dalla criminalità. Il contesto culturale e familiare è sicuramente rilevante ma non determina il comportamento di una persona. La capacità di scegliere, ovvero se seguire le orme della famiglia mafiosa o ribellarsi e andare contro al contesto mafioso , rimane una componente fondamentale. In conclusione, il cambiamento è un lungo processo, che dipende da persona a persona, ma con l’aiuto di associazioni specializzate e istituzioni, possiamo sperare di avere un futuro in cui la mafia possa perdere il suo potere e controllo.