Libero Grassi era un imprenditore siciliano, figlio di una famiglia antifascista. Voleva proseguire con l’attività del padre come commerciante, infatti negli anni ’50 apri uno stabilimento tessile. Purtroppo, dopo poco tempo, finì nel mirino di Cosa nostra, che iniziò a chiedergli insistentemente il pizzo. L’imprenditore, però, rifiutò queste richieste e denunciò i suoi estorsori, arrivando addirittura a consegnare le chiavi della fabbrica alla polizia. Gli altri imprenditori, invece di seguirne l’esempio, preferirono tacere e lo accusarono di gettare fango sulla categoria. All’alba del 29 agosto 1991, mentre si recava a piedi al lavoro, fu ucciso con quattro colpi di pistola. Libero non fu ucciso solo perché si rifiutava di pagare il pizzo, ma anche perché aveva cercato di coinvolgere gli altri imprenditori nella sua lotta.
Secondo me, Libero Grassi era una persona estremamente coraggiosa, che non aveva paura di affrontare la mafia. Mi ha colpito molto quando nel video ha detto di aver rifiutato il pizzo. Quando ho visto questo video, mi sono sentita molto pensierosa. Mi chiedevo come facesse Libero Grassi a essere così coraggioso di fronte a un pericolo così grande.
