Per cercare il video che ho allegato ho usato queste parole chiave su YouTube: beni – criminalità – territorio, in quanto volevo cercare una risposta a come “le mafie sono visibili sul territorio”.
Non è stato difficile trovarlo, ma ho visto molti video prima di trovare quello che per me rispondeva meglio alla domanda.
Ho deciso di parlare di questo video in quanto fa emergere tutti i beni confiscati e quindi il potere e le ricchezze che la mafia riesce ad accumulare con il crimine, frutto di traffici che uccidono sia direttamente che indirettamente.
Purtroppo il video vuole accendere soprattutto i riflettori sulla carente trasparenza e mancanza di pubblicazione dei dati da parte dei comuni italiani, in quanto i comuni hanno la responsabilità di riutilizzare questi beni.
“L’uso sociale di questi beni rappresenta una bonifica reale e culturale, un risveglio delle coscienze e un rifiuto della rassegnazione e della paura. Un bene confiscato deve essere trasformato da proprietà esclusiva a strumento di inclusione, da simbolo di potere a opportunità di emancipazione, da proprietà privata dei mafiosi a bene condiviso attraverso il quale promuovere la libertà, la dignità e la vita di tutti”.
Queste sono le parole di Luigi Ciotti che mi hanno fatto riflettere molto e che mi ha acceso l’interesse che ho deciso di approfondire.
La confisca e il riutilizzo dei beni è uno strumento utile poiché consente di recuperare risorse ingenti da destinare alla sanità, all’istruzione al sostegno di deboli, dei poveri e degli anziani.