La presenza delle mafie in Italia è un tema molto complesso e profondo, che tocca le vite di milioni di persone e si intreccia con la storia e la cultura del nostro Paese. Taranto è un esempio rappresentativo di come la criminalità organizzata possa entrare nel quotidiano e influenzare il destino di una comunità. L’Italia è conosciuta per la presenza di diverse organizzazioni mafiose, come Cosa Nostra, ’Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita. Ognuna di queste ha la sua storia e il suo modo di operare. Queste organizzazioni si nutrono di vari settori economici. Tra le loro attività principali ci sono il traffico di droga, l’estorsione e il controllo di appalti pubblici. In questo contesto, Taranto non è al riparo da queste dinamiche inquietanti. Taranto, grazie al suo porto strategico, ha sempre rappresentato un’importante via commerciale. Tuttavia, questa posizione ha attirato anche l’attenzione delle mafie. La presenza delle mafie a Taranto si manifesta in diversi modi come: attività economiche che operano al di fuori delle leggi, cantieri edili privi di autorizzazioni, aziende di smaltimento rifiuti che non rispettano le normative ambientali e negozi che subiscono richieste di estorsione. Uno degli aspetti più allarmanti della presenza mafiosa a Taranto è l’estorsione. Molti commercianti e imprenditori si trovano costretti a pagare il “pizzo” per proteggere le proprie attività. Questo crea un clima di paura e silenzio, dove la denuncia diventa un atto rischioso. Le storie di chi vive in prima persona queste esperienze sono toccanti e spesso raccontano di sogni infranti e di lotte quotidiane per mantenere in vita i propri affari. La consapevolezza e la solidarietà possono rappresentare una risposta forte alle mafie, trasformando la paura in coraggio e silenzio in voce.

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