Si, è presente. Prevalentemente nel salento (oggi). Nata nel 1983, Giuseppe Rogoli  voleva eliminare la camorra, che comandava la nostra regione. Per questo motivo, Rogoli insieme a Mario Pipilia e Vincenzo Stranieri, mentre era detenuto nel carcere di Trani, col permesso di Bellocco e di Carmine Alvaro, fondò la Sacra Corona Unita. Adesso Rogoli è nel carcere di Viterbo e sta scontando tre ergastoli.

Come funziona il rito di affiliazione?
L’aspirante mafioso viene condotto dagli altri affiliati in una stanza, dove su un tavolo sono disposti alcuni oggetti simbolici: un pugnale; una pastiglia, utile per suicidarsi in caso di violazione del giuramento; un fucile, simbolo della punizione dell’affiliato traditore; un limone, che serve a guarire le ferite, e un batuffolo di cotone, che, secondo la leggenda, rappresenta il Monte Bianco, luogo ritenuto sacro. Con il pugnale viene inciso un dito o un braccio dell’iniziato e il sangue fatto scorrere su un santino dell’Arcangelo Michele, che viene bruciato, mentre viene pronunciato il giuramento.

«Giuro su questa punta di pugnale bagnata di sangue, di essere fedele sempre a questo corpo di società di uomini liberi, attivi e affermativi appartenenti alla Sacra corona unita e di rappresentarne ovunque il fondatore, Giuseppe Rogoli»

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