Il video racconta la storia di Graziella, una ragazza di Messina che nasce in una famiglia numerosa. A soli diciassette anni, lascia gli studi e si trasferisce a Villafranca Tirrena. Qui trova lavoro in una lavanderia, gestita da Toni Cannata e Gianni Longobardo, due latitanti noti a tutti gli abitanti della piccola cittadina. Nonostante tutti conoscessero i loschi affari dei due uomini, nessuno osò opporsi. Graziella viene trovata morta a Forte Campone, uccisa perché aveva trovato un’agenda in un taschino. Questo diario conteneva informazioni che potevano mettere a rischio la mafia locale.
Quello che mi ha colpito di più è che una ragazza come Graziella non avrebbe mai dovuto morire in questo modo. Ho provato tanta tristezza pensando alla sua giovane vita spezzata. La mafia porta solo violenza e distruzione. Il momento più toccante è stato quando hanno ritrovato il suo corpo tra le montagne.

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