Ignazio Cutrò è un imprenditore coraggioso che ha denunciato la mafia. Per questo, lui e la sua famiglia hanno ancora molta paura e vivono nel timore. Un tempo, Ignazio era protetto dallo Stato, ma ora non più. Nel 1999, gli fu bruciata una pala meccanica e lui presentò la prima denuncia. Da allora, ha subito minacce e intimidazioni fino al 2004, quando è diventato un testimone di giustizia. Nel 2017, ha deciso di rinunciare alla scorta perché la protezione non riguardava anche i suoi familiari.
Ho capito che Ignazio Cutrò è una persona che non vuole lasciare la sua terra perché ogni volta che gli dicevano di cambiare identità e andare in un altro posto o paese, lui rispondeva sempre: “Io non parto. Se c’è un vero Stato in quello in cui ho creduto, dovete lasciarci lì, con le radici della nostra terra, e dovete togliere da lì i mafiosi. Allora sì che lo Stato vince, ma finché voi prendete la gente onesta e la portate via, voi non vincerete mai: vincerà la mafia”. Secondo me ha ragione. Lo Stato deve agire in questi casi.

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