Nel mio paese, nel 2016, si è verificata una vicenda che ha fatto molto parlare.Tratta imprenditore fermato dalla Guardia di Finanza sulla tangenziale di Lecce, nei pressi dello svincolo per Novoli, durante un controllo stradale. All’interno della sua auto, nascosti nel bagagliaio, i finanzieri hanno trovato due chili di eroina suddivisi in panetti, un quantitativo importante che fece sospettare il suo coinvolgimento in attività di spaccio di droga.
A seguito di questa scoperta, le autorità hanno deciso di estendere i controlli nella sua abitazione. Qui, durante la perquisizione, è venuto fuori uno scenario ancora più grave. Oltre a cocaina e hashish, i finanzieri hanno trovato due pistole con matricola abrasa, nascoste in un luogo inaspettato, ovvero nell’asciugatrice. Inoltre, nella casa c’erano anche bilancini di precisione e altro materiale utile per confezionare le dosi di droga, elementi che confermano il ruolo dell’uomo nella preparazione e distribuzione delle sostanze.
L’imprenditore è stato arrestato e accusato di traffico di droga e detenzione illegale di armi. I fatti hanno messo in evidenza come il traffico di droga possa coinvolgere anche persone insospettabili e come il nostro territorio sia purtroppo toccato da dinamiche criminali che spesso passano inosservate fino a interventi come questo.

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