L’idea che le mafie seguano un “codice d’onore” è più un mito che una
realtà, spesso alimentato da loro stesse e da come vengono
rappresentate nei film o nei libri. È vero che all’interno delle
organizzazioni mafiose ci sono regole precise, ma queste non hanno
nulla a che fare con l’onore nel senso morale. Sono piuttosto
strumenti di controllo per mantenere il potere e l’ordine tra i membri.
Quali sono queste regole?
•Obbedienza: Chi fa parte della mafia deve rispettare le gerarchie e
seguire le decisioni dei capi senza discutere.
•Omertà: Non si deve parlare con le autorità o svelare i segreti
dell’organizzazione.
•Lealtà interna: Tradire l’organizzazione porta a conseguenze
gravissime, spesso la morte. Le mafie cercano di mostrarsi come
difensori di certi valori, come il rispetto e la giustizia, ma nella realtà le
loro azioni dimostrano il contrario:
•Non si fanno scrupoli a usare la violenza, neanche contro innocenti,
donne o bambini, se serve ai loro scopi.
•Si basano su corruzione, inganno e intimidazione per mantenere il
potere.
•Anche tra i mafiosi stessi, i tradimenti e le lotte per il potere sono
frequenti.
Si puó quindi dire che le regole della mafia non sono un “codice
d’onore”
, ma strumenti per controllare e intimidire. Parlare di onore
per descrivere organizzazioni che vivono di violenza, paura e
sopraffazione è, di fatto, una contraddizione.

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