Le mafie seguono un “codice d’onore”: si tratta di un insieme di regole non scritte che servono a mantenere l’ordine e il controllo all’interno dell’organizzazione, basate su violenza, potere e intimidazione.
Tra i principali aspetti di questo codice ci sono l’omertà (il silenzio assoluto su attività illegali), il
rispetto per l’autorità dei capi, la lealtà verso la famiglia mafiosa, e la vendetta in caso di
tradimento o disobbedienza.
Tuttavia, queste “regole” non sono legate a un’etica positiva, ma mirano a tutelare gli
interessi criminali dell’organizzazione, spesso a spese della libertà e della sicurezza delle
persone. Il rispetto per l’onore è in realtà un meccanismo di controllo interno che giustifica
l’illegalità, la violenza e la sopraffazione, non un valore condiviso di giustizia o solidarietà.