La mafia al Nord e al Sud Italia si differenzia principalmente per i metodi e gli obiettivi.

Al Sud, la mafia è storicamente radicata e più visibile. Qui esercita un controllo diretto sul territorio e sulla popolazione. Usa spesso la violenza per imporre la propria autorità, gestisce estorsioni (il “pizzo”), traffico di droga e altre attività illegali. Si presenta come una sorta di “potere alternativo” alle istituzioni, intervenendo persino nei problemi quotidiani delle persone per ottenere consenso e controllo. Questo approccio è legato a contesti di maggiore povertà e minore presenza dello Stato.

Al Nord, invece, la mafia agisce in modo più nascosto. Non cerca di controllare il territorio con la violenza, ma di infiltrarsi nell’economia legale e nelle istituzioni. Punta a riciclare denaro sporco, ottenere appalti pubblici e investire in settori strategici come l’edilizia, i rifiuti e l’energia. Qui corrompe imprenditori e politici, mantenendo un basso profilo per non attirare l’attenzione delle autorità.

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