Il caporalato nasce nei secoli scorsi, in Italia e nel resto del mondo, come forma di reclutamento di manodopera a basso costo. In specie di operai agricoli, da parte di reclutatori per conto di imprenditori agricoli. Tale pratica proseguì per anni come una normale forma di reclutamento sebbene già nella seconda metà dell’800, ovvero in piena rivoluzione industriale, venivano introdotte le prime vere e proprie forme di tutela dei lavoratori. A metà del ‘900 le organizzazioni mafiose, in Italia, trasformarono tale forma, in un business, nel quale sia i clan mafiosi che gli imprenditori agricoli si spartivano i proventi del fenomeno, altrimenti dovuti, ai braccianti.