Nel video viene estratta una scena della serie The Simpson, in cui Bart si trova coinvolto in una serie di eventi che lo portano a lavorare in un bar dove si riuniscono membri di una misteriosa organizzazione. Quando Bart diventa amico di un criminale chiamato “Toni il Ciccione” il quale gestisce l’attività, finisce per essere coinvolto in situazioni poco chiare, fino a sembrare quasi responsabile di un omicidio. Notiamo in particolare quando Bart chiede ai membri se fossero dei delinquenti e gli viene data una risposta ambigua. Tony evita una risposta diretta rispondendo di essere semplicemente degli “imprenditori” e in quanto tali hanno un “modo alternativo per fare affari”. Secondo me questo video risponde alla domanda “Le mafie comunicano?”, seguendo una chiave di lettura. L’uso del linguaggio codificato. La mafia tende infatti a non ammettere la sua natura criminale e a comunicare esplicitamente il contrario, usando parole e termini “alternativi” per cercare di normalizzare quelli che sono i loro comportamenti criminali. Tony in questo episodio riflette come la mafia comunica indirettamente per evitare l’ammissione di crimini e costruire con il tempo la propria “legittimità”. Questa è una strategia che serve a mantenere il controllo e l’ordine all’interno dell’organizzazione. Mi sono concentrata principalmente sui cartoon perché ritengo che nonostante si cresca, essi continuino ad essere guardati molto spesso anche dagli adulti e sottolineano in molte circostanze l’agire di queste organizzazioni e inoltre comunicano rispetto a come agiscono, come si organizzano, come controllano e come abbiano superiorità nei vari contesti di cui sono interessati. Guardando l’episodio mi ha colpito particolarmente come, nonostante il cartone sia basato su un linguaggio ironico, venga espresso in modo chiaro e conciso come l’organizzazione mafiosa agisce e comunica per arricchirsi sempre di più e mantenere costante e sempre più solido il suo potere. (da 2.14 min del video)

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