“La mafia è composta da uomini che si possono sconfiggere, purchè lo si voglia’, diceva Giovanni Falcone
Ed oggi quelle sue parole profetiche rimangono attuali, in una Italia dove la presenza e le infiltrazioni di mafia, ‘ndrangheta e camorra sono forse ancora più forti del passato ed anzi si sono estese in tutte le aree del paese, nelle attività economiche, negli appalti pubblici, nel gioco d’azzardo, nella gestione dei rifiuti, nello sfruttamento dell’immigrazione clandestina e persino nell’utilizzo delle risorse pubbliche per l’accoglienza dei profughi”.
La mafia dà lavoro ,con determinate condizioni soprattutto per i diritti dei lavoratori le mafie non accettano di lasciare spazio, potere e dignità a lavoratori e lavoratrici, che devono restare sfruttati e sottomessi. Non c’è spazio per l’emancipazione e la dignità.
Un esempio nello sfruttamento lavorativo in agricoltura La New Labor, così come la Geoservice, erano due cooperative di intermediazione di manodopera amministrate da Gaetano Pasetto che, tra il Veneto e la Toscana, fornivano squadre di braccianti per diverse aziende agricole veronesi. Gaetano Pasetto, secondo le carte dell’inchiesta il cui impianto è stato confermato dalla sentenza di condanna, era a capo di un “collaudato sistema di reclutamento utilizzo e assunzione di lavoratori di origine rumena la cui manodopera viene destinata al lavoro agricolo presso terzi in condizioni di sfruttamento approfittando del loro stato di bisogno” e utilizzando “minacciosi metodi di sorveglianza”.
Il metodo era semplice: i braccianti ricevevano 500 euro al mese “come acconto per le proprie spese e per pagare l’affitto alla cooperativa” e solo dopo sei mesi consecutivi di lavoro ricevevano mille euro e due settimane di ferie non retribuite per tornare in Romania o in Albania. I braccianti, inoltre, dovevano attendere un anno prima che Pasetto “concedesse”, sotto forma di conguaglio, il resto dei soldi. I lavoratori non vedevano le buste paga che comunque erano fa

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