Sì, le mafie danno lavoro, ma è un lavoro basato sull’illegalità, lo sfruttamento e la precarietà. Le organizzazioni mafiose offrono impieghi in vari settori, come edilizia, agricoltura, commercio e ristorazione, spesso a condizioni svantaggiose per i lavoratori.
Ecco perché il “lavoro” mafioso è un problema:
1. Sfruttamento e precarietà – I lavoratori dipendenti dalla mafia non hanno tutele sindacali, garanzie contrattuali o diritti.
2. Economia distorta – La concorrenza sleale delle imprese mafiose danneggia quelle oneste, riducendo le opportunità di lavoro legale.
3. Ricatto sociale – La mafia usa il lavoro come strumento di controllo sociale, imponendo fedeltà e omertà.
4. Blocco dello sviluppo – Le mafie scoraggiano investimenti e innovazione, perché il loro obiettivo è il potere, non il progresso economico.
Quindi, anche se le mafie “offrono lavoro”, in realtà creano un sistema che impedisce lo sviluppo di un’economia sana e giusta. L’unico vero antidoto è un lavoro dignitoso e legale garantito dallo Stato.