Nell’ottobre del 1986 in un quartiere di Palermo, San Lorenzo, Claudio e i suoi amici stavano giocando a pallone durante il pomeriggio. Ad un certo punto si sente un forte rombo di una motocicletta, un uomo scese e senza nemmeno togliersi il casco chiama ad alta voce il piccolo Claudio. Claudio non fa in tempo a girarsi che l’uomo estrae una pistola e lo uccide.
Questo è uno dei diversi episodi di morti di bambini per colpa mafiosa. Le mafie non rispettano perciò un codice d’onore, perché a rimetterci la vita per un stupido scontro tra famiglie rivali è un povero ragazzino di 11 anni che giocava al parco con gli amici.
Oggi i genitori di Claudio a distanza di tutti questi anni chiedono ancora giustizia.

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