Il video riproduce il racconto di Vincenzo Chiodo degli ultimi attimi di vita di Giuseppe di Matteo.
Dopo due anni di prigionia, Giovanni Brusca ordina di uccidere il bambino, ormai quindicenne; Vincenzo Chiodo, Enzo Brusca e Giuseppe Monticciolo sono gli assassini. Giuseppe era una merce di scambio: utilizzato dalla mafia per far ritrattare al padre, Santino di Matteo, le sue rivelazioni riguardanti la strage di Capaci e l’omicidio di Ignazio Salvo.
Questo video è interessante in quanto mostra la crudeltà e semplicità con cui i carnefici uccidono un bambino, vittima di una guerra di mafia, attestando l’assenza di un codice d’onore nella criminalità organizzata.
Come afferma l’articolo in allegato, parte del fascino che la mafia esercita sui giovani proviene da un forte sistema di valori, come la fedeltà e l’appartenenza, che accresce il senso di identità dell’organizzazione. Tuttavia con i numerosi omicidi di donne e bambini, come quello di di Matteo, è evidente la sola apparenza di questo codice e l’ormai quasi sua completa scomparsa.
Ho trovato questo filmato cercando le parole chiavi bambini, omicidi e mafia. Guardare questo video ha creato una grande curiosità in me e ho approfondito la storia del ragazzo, dell’assassinio e delle persone coinvolte. Ritengo giusto divulgare questa riflessione per rimuovere dalla mentalità comune il fascino che il sistema di valori mafioso esercita.

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