Il 27 marzo del 2004 a Forcella, una zona di Napoli, una ragazzina di quattordici anni, Annalisa Durante, era uscita la sera insieme a due sue amiche quando il diciannovenne Salvatore Giuliano, rampollo del clan di Lovigino, era su uno scooter inseguito da due sicari e reagendo all’agguato, sparò colpendo Annalisa che si trovava su quella traiettoria. Dopo tre giorni di coma, Annalisa morì in ospedale e divenne l’ennesima vittima della camorra. A lei sono stati intitolati l’Asilo Nido di Via Vicaria Vecchia e la “ Biblioteca a porte aperte Annalisa Durante”. Per l’omicidio Salvatore Giuliano il 16 aprile del 2008 è stato condannato in Cassazione a 20 anni di carcere. Ne ha scontati 16; poi è tornato libero e dopo un anno è stato nuovamente arrestato per estorsione intimidatoria e violenta di denaro e di altri vantaggi (racket). Infine ha iniziato a collaborare con la giustizia. Per trovare l’articolo ho cercato “giovani vittime di mafia”. Credo sia importante far conoscere a più persone possibili la storia di giovani vittime che sono morte senza alcuna effettiva colpa.

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