L’articolo in questione ci informa di un “caso” di mafia in una gelateria nel centro di Bologna. Il proprietario dell’attività commerciale era definito come dipendente poiché aveva un prestanome, una donna che portava la figura di titolare delle due gelaterie di sua proprietà. L’uomo in questione ha tentato di appropriarsi di una terza gelateria minacciando di morte il proprietario, che, invece, si è rivolto subito ai carabinieri.

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