Il clan Moccia è una delle organizzazioni camorristiche più potenti e strutturate, originaria di Afragola, in provincia di Napoli. Negli ultimi decenni, ha saputo espandere la propria influenza ben oltre i confini campani, arrivando a esercitare un controllo significativo anche su Roma. Questa “presa di Roma” non è stata un’operazione violenta e plateale come accaduto con altre mafie, ma piuttosto un’infiltrazione silenziosa e strategica, sfruttando il mondo dell’edilizia, del commercio e degli appalti pubblici.
La capacità dei Moccia di operare in modo quasi imprenditoriale, con alleanze strategiche e una gestione “aziendale” delle attività criminali, li ha resi un caso emblematico della nuova camorra. Il loro modello di espansione nella Capitale dimostra come le mafie moderne non abbiano più bisogno di farsi riconoscere con atti eclatanti, ma riescano a penetrare nel tessuto economico e sociale con grande discrezione, condizionando l’economia legale senza destare sospetti immediati.
Questa dinamica è un campanello d’allarme per le istituzioni, perché dimostra come le mafie, se non contrastate con metodi innovativi e mirati, riescano a radicarsi anche nei centri di potere economico e politico, trasformando città come Roma in nuove roccaforti del crimine organizzato.